SOTTOSALE
SOTTOSALE è un progetto di sensibilizzazione che unisce Interaction ed Experience Design, composto da un’installazione e una piattaforma digitale. Partendo dall’analisi e dalla rielaborazione di open datasets, esplora le conseguenze del cambiamento climatico sugli ecosistemi del fiume Po attraverso un viaggio lungo le sue sponde, che ne racconta il fragile equilibrio e ricostruisce le cause del fenomeno di intrusione salina. Quest’ultimo è un fenomeno invisibile, frutto di un effetto domino, che coinvolge il fiume dalla sorgente alla foce, mettendo a rischio numerose coltivazioni.

Anno
2023
Ambito
UX/UI design
Tools
RAWGraphs, Illustrator, Figma, HTML, CSS, JS
Link
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Logo
Il logotipo SOTTOSALE è stato realizzato a partire da un modulo quadrato ispirato alla forma del cristallo di sale, che silenziosamente contamina le acque del fiume Po. Il termine sottosale evoca il movimento del cuneo salino dalle falde acquifere sotterranee fino alla superficie.
Colors & Typography
#F0F0F0
#5BFF15
#0047CC
#000000
PP Telegraf Ultralight
PP Telegraf Regular
PP Telegraf Ultrabold
website

Il sito web documenta le condizioni critiche del fiume Po confrontando i dati relativi alla portata, agli afflussi dai Grandi Laghi e alla salinità. I dati coprono il periodo dal 2000 al 2023.
La mappa può essere convertita dalla versione idrografica a quella satellitare. La prima evidenzia il corso del fiume, la seconda racconta il suo rapporto con il territorio e l'uomo.





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Exhibition
L'installazione di SOTTOSALE nasce per divulgare il fenomeno della risalita del cuneo salino, nei luoghi che ne subiscono le dirette conseguenze. Nel 2022 è stato causa di infertilità per numerosi terreni e ancora oggi, a 50 metri dall’argine non nasce più nulla. Inserita nel mercato contadino di Ferrara, simbolo della filiera corta, l’installazione mappava il corso del fiume Po dalla sorgente al Delta, attraverso dei bicchieri d’acqua. Le persone erano invitate a sceglierne uno, berne il contenuto e riporlo capovolto nella stessa posizione. Il gusto suggeriva una prima chiave di lettura: i bicchieri apparivano tutti uguali, ma quelli collocati nelle zone più critiche, contenevano acqua salata. Il fondo del bicchiere capovolto narrava la risalita verso l’entroterra, attraverso la rappresentazione della condizione di salinità e la relativa distanza in km dalla foce. Estremizzare un’ipotetica conseguenza futura di questa contaminazione nascosta, ha permesso di prender coscienza di un fenomeno tanto invisibile quanto pericoloso.






